ARTE FACTUS
Officina dell’Arte
Via Alberoni 14 Piacenza (PC)
Mostra personale.
Inaugurazione sabato, 8 febbraio alle h. 17.30
Dal 8 al 25 febbraio
Da martedì a sabato
dalle 16.00 alle 19.00
Ingresso libero
LA GRANDE BELLEZZA 3
Le primavere italiane
Castello di Obernberg am-Inn (AT)
Dall’ 8 giugno al 1° luglio 2018 si terrà la nuova grande collettiva di artisti italiani presso il Castello di Obernberg am-Inn (AT).
Il progetto di quest’anno ha come sottotitolo “le primavere italiane”, seguendo e accentuando l’idea di rivolgersi prevalentemente ad artisti emergenti o a storicizzati che investano la propria ricerca nella direzione di una nuova primavera dell’arte contemporanea italiana.
Aprendo una porta sulla vasta e fresca produzione degli artisti italiani, si vuole richiamare l’attenzione e l’interesse verso l’arte di un paese che tende a essere sepolta dai suoi monumenti storici, e che è invece in grado di concentrare le proprie energie sulla produzione di opere contemporanee che possano essere globalmente riconosciute come tali. Ed è su questo mood che sono stati selezionati gli artisti, per portare oltre i confini nazionali la migliore ricerca italiana nel campo dell’arte contemporanea.
26 autori estremamente eterogenei che ci parlano di loro, del nostro paese e della loro personale ricerca.
AIZZA Paolo, BALDINI Licia, BARBAZZA Renzo, BIAGINI Francesco, BONETTI Elia, CAMPANA Dario Maria, CARNEVALI Lorenzo, CASTELLI Gianluigi, DA RE Patrizia, DANZINI Alessanro, DEGAN Liana, dI PONIO Valeria, FIUMICELLI Elia, GIUSSANI Maura, LORETO Roberto, MENICONI Irene, MINOTTI Emilio, MURGIA Antonio, PASSALACQUA Chiara, PASSONI Enrica, PORRO Enrico, RANDAZZO Marco, ROSSI Leonardo, ROVELLI Imerio, SOLDANI Roberta e SPADINI Fabrizio vi aspettano con le loro opere dentro l’affascinante sede della Kunsthaus di Obernebrg Am-Inn, centro per l’arte contemporanea sorta in una delle ex-residenze dei Bishop a cavallo del fiume Inn.
METAMORFOSI
Galleria Esdé
Vico I dei Genovesi 6,
09124 Cagliari
Quello che vogliamo presentarvi è il Bonetti pittore, la cui essenza poliedrica l’ha portato ad approdare nell’universo concettuale dell’arte con un approccio colto, sensibile ed elegante.
La mostra |
Protagoniste della Metamorfosi sono le statue dell’antichità, scardinate dal loro contesto originario e proiettate verso una logica spazio-temporale del tutto nuova, in cui l’uso sapiente di tagli e inquadrature trasforma il ritratto in paesaggio, creando una mescolanza tale di generi da divenire non genere.
Attraverso le mani dell’artista nascono così nuove forme, attraverso le quali si ricerca un dialogo tra antico e contemporaneo, dove la storia non è un susseguirsi di eventi ordinati cronologicamente, quanto piuttosto una sovrapposizione di presenti largamente intesi.
Inaugurazione sabato, 19 maggio alle h. 19.00
Dal 19 al 31 maggio
Tutti i giorni (escluse le domeniche)
dalle 18.00 alle 21.00
Ingresso libero
OLTRE LA PELLE
ExpArt Studio&Gallery
in via Borghi 80 a
Bibbiena (AR)
Dal 3 febbraio al 1 marzo 2018 ExpArt Studio&Gallery, in via Borghi 80 a Bibbiena (AR), presenta “Oltre la pelle”, doppia personale di pittura di Elia Bonetti e Valentina Porcelli a cura di Silvia Rossi.
L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal martedì al mercoledì con orario 15/19, dal giovedì al sabato con orari 9,30/12 e 15/19, o su appuntamento.
Venerdì 3 febbraio, alle ore 17,30, l’inaugurazione in galleria con l’aperitivo offerto da Bar Le Logge.
LA MOSTRA
Di rientro dall’Affordable Art Fair di Milano, si apre la stagione espositiva 2018 di ExpArt Studio&Gallery con una mostra che vede protagonisti Elia Bonetti e Valentina Porcelli. I due giovani autori figurativi si confronteranno intorno al tema “Oltre la pelle” sovrapponendo e incrociando le loro visioni.
“La pelle è un sottile foglio di tessuto che avvolge il corpo. Fisiologicamente essa è un organo piuttosto semplice; dal punto di vista sociale e psicologico, invece, è un organo altamente complesso. La pelle è un confine tra il mondo esterno e quello interno, tra l’ambiente e il proprio sé” dice David Le Breton.
La mostra sposa in pieno questa citazione, perché nella raffigurazione dell’uomo o della donna non si può prescindere dalla rappresentazione della pelle, involucro costante e scrigno involontario del mondo che racchiudiamo. Essa è involontaria protagonista, parte essenziale del dipinto. Senza di essa il soggetto perderebbe la sua forma e la sua vita. I due pittori, nelle loro differenze stilistiche, raccontano quindi i tratti dei loro soggetti, elaborano le pose e gli incarnati in un intento narrativo che esula dal momento fisico. La presenza infatti non è che transitoria, attimi fugaci bloccati nel tempo, nella luce e nel colore.
Il parmense Elia Bonetti propone una serie di ritratti dalla materia densa, avvolti nelle luci quanto nelle ombre in un delicato equilibrio che conferisce al suo lavoro una forza straordinaria. L’uso del colore, magistralmente gestito in rapidi segni, pastose pennellate e delicati contrasti cromatici, si affianca a una scelta compositiva e stilistica in grado di rendere immediatamente percepibili le emozioni del soggetto.
La foggiana Valentina Porcelli si avvale invece di un realismo plastico per raccontare le sue muse. Bloccate in un momento sospeso, le luci forti a dissolvere quante più ombre possibili conferiscono al suo lavoro un profondo senso di irrealtà apparentemente ingiustificato. Gli sguardi fermi appaiono quantomai interrogativi, racchiusi nelle pennellate dell’artista.
Entrambi i lavori ci invitano ad andare “oltre”, a superare lo strato di colore sulla tela per interagire con i loro soggetti, a oltrepassare quel sottile strato di pelle per incontrare la purezza delle sensazioni da lei racchiuse.